Il mondo entra sempre più spesso nel nostro Paese attraverso le notizie rilanciate dai media. Commerci e guerre, ma anche sbarchi di profughi, rischio attentati e – più recentemente – Brexit e pandemia, caratterizzano la scena mediatica divenendo temi rilevanti nel dibattito pubblico (Friedman, 2020 e 2018). Ma quanto e come si informano gli italiani sulla politica estera? Quali fonti utilizzino e quali sono le principali differenze con gli altri cittadini europei? Vi è una domanda di informazione di politica estera ed eventualmente su che fronte dello scenario internazionale? In base all’assioma «siamo quel che mangiamo» si è portati a pensare che siamo quel che vediamo e che la televisione e gli altri media condizionino direttamente i comportamenti umani.
Più Tv e meno social. Gli italiani e la fruizione della politica estera
Fabio Turato
2022
Abstract
Il mondo entra sempre più spesso nel nostro Paese attraverso le notizie rilanciate dai media. Commerci e guerre, ma anche sbarchi di profughi, rischio attentati e – più recentemente – Brexit e pandemia, caratterizzano la scena mediatica divenendo temi rilevanti nel dibattito pubblico (Friedman, 2020 e 2018). Ma quanto e come si informano gli italiani sulla politica estera? Quali fonti utilizzino e quali sono le principali differenze con gli altri cittadini europei? Vi è una domanda di informazione di politica estera ed eventualmente su che fronte dello scenario internazionale? In base all’assioma «siamo quel che mangiamo» si è portati a pensare che siamo quel che vediamo e che la televisione e gli altri media condizionino direttamente i comportamenti umani.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.