Il grandioso polittico di Carlo Crivelli (1430?-1494?), dipinto per la chiesa di San Francesco a Montefiore dell’Aso (AP), fu purtroppo smembrato e alcune tavole confluirono in diverse istituzioni museali nel mondo. Le sei tavole oggi conservate presso il museo della città rimangono a testimonianza di quella che fu sicuramente una delle opere più imponenti dipinte dal maestro veneziano. Il volume scritto da Daphne De Luca, con prefazione del celebre Storico dell’arte Claudio Strinati, delinea la storia dei numerosi smembramenti della maggior parte delle opere che Crivelli aveva dipinto nelle Marche, lasciando emergere un interessante spaccato di storia d’Italia dal punto di vista della tutela e valorizzazione dei beni storico-artistici. L’autrice ripercorre le numerose offese subite dal polittico di San Francesco, dal brutale smembramento attuato dai francescani nell’Ottocento fino all’ultimo estenuante tentativo di vendita da parte del Comune delle sei tavole rimanenti, definitivamente respinto dalla Pubblica Istruzione il 13 febbraio del 1908. Ma il libro è soprattutto un viaggio nella materia, dedicato alla scoperta delle tecniche pittoriche di Crivelli svelate dalle indagini scientifiche. I suoi polittici non sono solo dipinti di straordinaria bellezza ma anche manufatti artigianali di grandissima qualità. Crivelli era infatti un eccellente pittore dotato di grande abilità tecnica. Concepiva le sue opere come rutilanti gioielli di oreficeria nei quali l’oro e l’argento finemente cesellati e impiegati per impreziosire sontuosi broccati in velluto veneziano, sono i protagonisti assoluti.
Il Polittico di Montefiore dell'Aso di carlo crivelli. Fortuna critica, vicende conservative e analisi delle tecniche esecutive. Prefazione a cura di Claudio Strinati
DE LUCA D
2021
Abstract
Il grandioso polittico di Carlo Crivelli (1430?-1494?), dipinto per la chiesa di San Francesco a Montefiore dell’Aso (AP), fu purtroppo smembrato e alcune tavole confluirono in diverse istituzioni museali nel mondo. Le sei tavole oggi conservate presso il museo della città rimangono a testimonianza di quella che fu sicuramente una delle opere più imponenti dipinte dal maestro veneziano. Il volume scritto da Daphne De Luca, con prefazione del celebre Storico dell’arte Claudio Strinati, delinea la storia dei numerosi smembramenti della maggior parte delle opere che Crivelli aveva dipinto nelle Marche, lasciando emergere un interessante spaccato di storia d’Italia dal punto di vista della tutela e valorizzazione dei beni storico-artistici. L’autrice ripercorre le numerose offese subite dal polittico di San Francesco, dal brutale smembramento attuato dai francescani nell’Ottocento fino all’ultimo estenuante tentativo di vendita da parte del Comune delle sei tavole rimanenti, definitivamente respinto dalla Pubblica Istruzione il 13 febbraio del 1908. Ma il libro è soprattutto un viaggio nella materia, dedicato alla scoperta delle tecniche pittoriche di Crivelli svelate dalle indagini scientifiche. I suoi polittici non sono solo dipinti di straordinaria bellezza ma anche manufatti artigianali di grandissima qualità. Crivelli era infatti un eccellente pittore dotato di grande abilità tecnica. Concepiva le sue opere come rutilanti gioielli di oreficeria nei quali l’oro e l’argento finemente cesellati e impiegati per impreziosire sontuosi broccati in velluto veneziano, sono i protagonisti assoluti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.