Il contributo affronta il tema della posizione degli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti all'interno del sistema di responsabilità amministrativa da reato ex d.lgs. 231/01 come significativo esempio della pluralità dei destinatari di tale normativa, evidenziando l’esigenza di individuare modalità di coordinamento tra questa e il modello di organizzazione di cui all’ente è fatto onere di dotarsi che valorizzino in chiave inclusiva la specifica alterità di tale fonte di autonormazione. L’approccio adottato consente di valutare il sistema della responsabilità amministrativa da reato non solo quale rete di fonti, ma altresì come percorso e come laboratorio, che recepisce e sperimenta nuovi strumenti di prevenzione e risposta al reato, in continua comunicazione osmotica con il sistema sanzionatorio per le persone fisiche, con interessanti implicazioni per la riflessione sulla teoria generale della pena e sull’opportunità di preservare con coerenza ordinamentale, soprattutto in ottica strategica e di efficacia preventiva, il carattere personalistico del diritto penale.

Pluralità e autonormazione nel d.lgs. 231/01. Muovendo dal ruolo degli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti.

Palavera Rosa Maria
2022

Abstract

Il contributo affronta il tema della posizione degli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti all'interno del sistema di responsabilità amministrativa da reato ex d.lgs. 231/01 come significativo esempio della pluralità dei destinatari di tale normativa, evidenziando l’esigenza di individuare modalità di coordinamento tra questa e il modello di organizzazione di cui all’ente è fatto onere di dotarsi che valorizzino in chiave inclusiva la specifica alterità di tale fonte di autonormazione. L’approccio adottato consente di valutare il sistema della responsabilità amministrativa da reato non solo quale rete di fonti, ma altresì come percorso e come laboratorio, che recepisce e sperimenta nuovi strumenti di prevenzione e risposta al reato, in continua comunicazione osmotica con il sistema sanzionatorio per le persone fisiche, con interessanti implicazioni per la riflessione sulla teoria generale della pena e sull’opportunità di preservare con coerenza ordinamentale, soprattutto in ottica strategica e di efficacia preventiva, il carattere personalistico del diritto penale.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11576/2704350
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