Molte ricerche hanno indagato le percezioni degli insegnanti rispetto alle attività svolte dagli psicologi scolastici ma in Italia il tema risulta ancora poco studiato empiricamente. L’obiettivo di questa indagine, condotta su un campione di 245 insegnanti di scuola primaria, è quello di rilevare le opinioni riguardo alle azioni diagnostiche o di intervento che lo psicologo scolastico potrebbe mettere in atto a scuola in presenza di bambini con difficoltà di natura cognitiva, affettiva o socio-relazionale. I partecipanti hanno risposto a un questionario composto da 41 affermazioni che dovevano essere valutate su una scala Likert a 5 punti e che descrivevano possibili attività dello psicologo scolastico. I risultati mostrano che gli insegnanti di scuola primaria tendono ad apprezzare di più le attività dello psicologo scolastico che si rivolgono alla sfera delle problematiche di tipo affettivo e relazionale rispetto a quelle cognitive. Inoltre manifestano la tendenza a considerare più importante l’attività di diagnosi rispetto all’intervento.
PERCEZIONI DEGLI INSEGNANTI DI SCUOLA PRIMARIA SUL CONTRIBUTO DELLO PSICOLOGO SCOLASTICO IN CASI DI BAMBINI CON DIFFICOLTA’
Tonzar, C.
2022
Abstract
Molte ricerche hanno indagato le percezioni degli insegnanti rispetto alle attività svolte dagli psicologi scolastici ma in Italia il tema risulta ancora poco studiato empiricamente. L’obiettivo di questa indagine, condotta su un campione di 245 insegnanti di scuola primaria, è quello di rilevare le opinioni riguardo alle azioni diagnostiche o di intervento che lo psicologo scolastico potrebbe mettere in atto a scuola in presenza di bambini con difficoltà di natura cognitiva, affettiva o socio-relazionale. I partecipanti hanno risposto a un questionario composto da 41 affermazioni che dovevano essere valutate su una scala Likert a 5 punti e che descrivevano possibili attività dello psicologo scolastico. I risultati mostrano che gli insegnanti di scuola primaria tendono ad apprezzare di più le attività dello psicologo scolastico che si rivolgono alla sfera delle problematiche di tipo affettivo e relazionale rispetto a quelle cognitive. Inoltre manifestano la tendenza a considerare più importante l’attività di diagnosi rispetto all’intervento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.