Nel nostro presente il rapporto tra filosofia e storia, tra storia della filosofia e filosofia della storia, tra tempo della storia e pensiero della storia e tra Chronos, Kairos e Krisis, continua ad animare il dibattito filosofico-culturale dal momento che l’urgenza della contemporaneità non smette di bussare alla porta della storia e a inquietare le forme di vita dell’umanità, in un’epoca in cui la macchina del caos rende difficile la comprensione dell’irrazionalità, l’imprevedibile futuro del vivente e se la Storia abbia un senso. In questo scenario, Antonio De Simone, nell’intrico narrativo e filosofico che intra ma Il destino del presente, rilegge Georg Simmel nel XXI secolo problematizzando il suo stile di pensiero nei sentieri in cui egli è maestro nel “fare filosofia” anche attraverso l’interpretazione del rapporto tra storia, tempo e vita. L’esemplarità di Simmel e il suo essere un “classico” nostro contemporaneo sono una formidabile conferma di quanto sia proficua per noi non solo la sua “eredità”, ma soprattutto la sua “fortuna” postuma. Da qui “l’intenzione carsica” di questo libro sulla filosofia di Simmel, ovvero il “pendolo filosofico” che nelle sue pagine pulsa oscillando ritmicamente nella sua opera e che procede oltre, da Simmel a noi e, viceversa, attraverso Hegel e la potenza del negativo, da noi a Simmel. Dunque, Simmel e noi e, parimenti, noi e Simmel. Questa è la posta in gioco che, per De Simone, ci spinge, parafrasando Jaspers, a pensare che oggi «il modo in cui ciascuno interpreta Simmel è, al tempo stesso, il criterio del suo filosofare».
IL DESTINO DEL PRESENTE. STORIA, TEMPO E VITA. SIMMEL E NOI
ANTONIO DE SIMONE
2022
Abstract
Nel nostro presente il rapporto tra filosofia e storia, tra storia della filosofia e filosofia della storia, tra tempo della storia e pensiero della storia e tra Chronos, Kairos e Krisis, continua ad animare il dibattito filosofico-culturale dal momento che l’urgenza della contemporaneità non smette di bussare alla porta della storia e a inquietare le forme di vita dell’umanità, in un’epoca in cui la macchina del caos rende difficile la comprensione dell’irrazionalità, l’imprevedibile futuro del vivente e se la Storia abbia un senso. In questo scenario, Antonio De Simone, nell’intrico narrativo e filosofico che intra ma Il destino del presente, rilegge Georg Simmel nel XXI secolo problematizzando il suo stile di pensiero nei sentieri in cui egli è maestro nel “fare filosofia” anche attraverso l’interpretazione del rapporto tra storia, tempo e vita. L’esemplarità di Simmel e il suo essere un “classico” nostro contemporaneo sono una formidabile conferma di quanto sia proficua per noi non solo la sua “eredità”, ma soprattutto la sua “fortuna” postuma. Da qui “l’intenzione carsica” di questo libro sulla filosofia di Simmel, ovvero il “pendolo filosofico” che nelle sue pagine pulsa oscillando ritmicamente nella sua opera e che procede oltre, da Simmel a noi e, viceversa, attraverso Hegel e la potenza del negativo, da noi a Simmel. Dunque, Simmel e noi e, parimenti, noi e Simmel. Questa è la posta in gioco che, per De Simone, ci spinge, parafrasando Jaspers, a pensare che oggi «il modo in cui ciascuno interpreta Simmel è, al tempo stesso, il criterio del suo filosofare».I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.