Oggetto di approfondimento in chiave comparata del volume di Francesco Clementi è la libertà di associazione. Tale tipologia di libertà è essenziale per due ordini di ragioni: innanzitutto perché corollario del concetto di comunità politica, ben presto evolutasi in comunità statuale e, al tempo stesso, perché rappresenta un tassello importante per quanto riguarda l’aspetto relazionale dell’individuo, elemento determinante per comprendere il grado di maturazione democratica di un ordinamento (p. XI). Come messo in luce nelle pagine del Volume, la libertà di associazione ha avuto una diversa declinazione, al pari di altri elementi, nelle due principali famiglie giuridiche: se da un lato nei sistemi di civil law ha rappresentato un punto nodale nell’organizzazione sociale sia per coloro che sono schierati dal lato del potere costituito, sia per coloro che si sono prefissati come obiettivo quello del sovvertimento dell’ordine costituzionale; dall’altro, invece, nei sistemi di common law la libertà di associazione ha rappresentato “uno strumento per dare spazio e forza alla individualità dei singoli di esprimersi collettivamente, facendo sentire, in un insieme, la propria voce” (cit. p. XII).

Recensione a F. Clementi, La libertà di associazione in prospettiva comparata. L’esperienza costituzionale europea, Collana del Centro Italiano per lo Sviluppo della Ricerca (CISR), Padova, Cedam-Wolters Kluwer, 2018, pp. 280

Giuliaserena Stegher
2018

Abstract

Oggetto di approfondimento in chiave comparata del volume di Francesco Clementi è la libertà di associazione. Tale tipologia di libertà è essenziale per due ordini di ragioni: innanzitutto perché corollario del concetto di comunità politica, ben presto evolutasi in comunità statuale e, al tempo stesso, perché rappresenta un tassello importante per quanto riguarda l’aspetto relazionale dell’individuo, elemento determinante per comprendere il grado di maturazione democratica di un ordinamento (p. XI). Come messo in luce nelle pagine del Volume, la libertà di associazione ha avuto una diversa declinazione, al pari di altri elementi, nelle due principali famiglie giuridiche: se da un lato nei sistemi di civil law ha rappresentato un punto nodale nell’organizzazione sociale sia per coloro che sono schierati dal lato del potere costituito, sia per coloro che si sono prefissati come obiettivo quello del sovvertimento dell’ordine costituzionale; dall’altro, invece, nei sistemi di common law la libertà di associazione ha rappresentato “uno strumento per dare spazio e forza alla individualità dei singoli di esprimersi collettivamente, facendo sentire, in un insieme, la propria voce” (cit. p. XII).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11576/2705788
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