Il contributo intende offrire alcuni elementi di riflessione, sia teorici sia operativi, riguardo alla portata pedagogica della narrazione quale dispositivo educativo declinato secondo un’ampia pluralità di linguaggi, tra i quali quello grafico. Quest’ultimo assume significativa valenza in quanto espressione della pienezza e della profondità creativa del mondo infantile e dei suoi fondamentali bisogni formativi. La narrazione di sé, della propria storia, la rivisitazione delle storie altrui, raccontate e/o fruite, innerva una pluralità di dimensioni umane (apprenditivo-cognitive, affettivo-relazionali, emozionali, motivazionali ecc.) che hanno la possibilità di essere convogliate in fertili progettazioni didattiche inclusive, rivolte ai bambini di età scolare e prescolare. In tale prospettiva, gli itinerari educativo-didattici inclusivi presentati si avvalgono positivamente dello strumento formativo della narrazione che prende forma e trasforma i contesti dell’apprendimento, anche grazie alla ricchezza del gesto grafico e delle sue rappresentazioni simboliche. I linguaggi della narrazione, in primis quello grafico, innescano, quindi, processi educativo-espressivo-relazionali in grado di rendere i contesti scolastici accessibili a tutti, valorizzando le potenzialità di ogni alunno, nessuno escluso. Al fine di ricostruire e di ri-generare la storia personale e collettiva, in costante e complesso mutamento, a maggior ragione nell’attuale periodo storico post-pandemico, la narrazione quale atto educativo sostanziale apre spazi emotivi e culturali a nuove e sorprendenti possibilità di conoscenza
La narrazione e i suoi linguaggi nella progettazione di attività inclusive nella scuola d'infanzia e nella scuola primaria
Persi Rosella
;Montanari Mirca
2022
Abstract
Il contributo intende offrire alcuni elementi di riflessione, sia teorici sia operativi, riguardo alla portata pedagogica della narrazione quale dispositivo educativo declinato secondo un’ampia pluralità di linguaggi, tra i quali quello grafico. Quest’ultimo assume significativa valenza in quanto espressione della pienezza e della profondità creativa del mondo infantile e dei suoi fondamentali bisogni formativi. La narrazione di sé, della propria storia, la rivisitazione delle storie altrui, raccontate e/o fruite, innerva una pluralità di dimensioni umane (apprenditivo-cognitive, affettivo-relazionali, emozionali, motivazionali ecc.) che hanno la possibilità di essere convogliate in fertili progettazioni didattiche inclusive, rivolte ai bambini di età scolare e prescolare. In tale prospettiva, gli itinerari educativo-didattici inclusivi presentati si avvalgono positivamente dello strumento formativo della narrazione che prende forma e trasforma i contesti dell’apprendimento, anche grazie alla ricchezza del gesto grafico e delle sue rappresentazioni simboliche. I linguaggi della narrazione, in primis quello grafico, innescano, quindi, processi educativo-espressivo-relazionali in grado di rendere i contesti scolastici accessibili a tutti, valorizzando le potenzialità di ogni alunno, nessuno escluso. Al fine di ricostruire e di ri-generare la storia personale e collettiva, in costante e complesso mutamento, a maggior ragione nell’attuale periodo storico post-pandemico, la narrazione quale atto educativo sostanziale apre spazi emotivi e culturali a nuove e sorprendenti possibilità di conoscenzaI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.