Il contributo si riallaccia alla riflessione sociolinguistica sulla possibilità di attribuire al dialetto triestino lo status di lingua franca per gli abitanti di Trieste della seconda metà dell'Ottocento, quale possibile ponte tra le varie comunità linguistiche della città. Presenta le premesse per un tale studio e analizza la lingua letteraria di Italo Svevo come possibile tipo di evidenza.

Quando l’altro è in noi. Il linguaggio come genesi e superamento dell’esperienza del confine

Alessandra Molinari
2022

Abstract

Il contributo si riallaccia alla riflessione sociolinguistica sulla possibilità di attribuire al dialetto triestino lo status di lingua franca per gli abitanti di Trieste della seconda metà dell'Ottocento, quale possibile ponte tra le varie comunità linguistiche della città. Presenta le premesse per un tale studio e analizza la lingua letteraria di Italo Svevo come possibile tipo di evidenza.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11576/2710692
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