Affrontando il tema del delicato bilanciamento fra il diritto della madre all'anonimato e il diritto del figlio adottivo a conoscere le proprie origini, il lavoro evidenzia alcuni profili di irragionevolezza della vigente disciplina e della relativa interpretazione dominante, sia con specifico riguardo alla negazione della legittimazione all'accesso alle informazioni da parte del figlio minore, sia più in generale alla prevalenza assicurata alla scelta della madre di restare anonima pur dopo l'interpello. L'interpretazione proposta tende per contro a privilegiare il diritto del figlio a conoscere le proprie origini, in esso individuando la più equilibrata saldatura fra principio personalistico-identitario e principio solidaristico, che nell'assiologia costituzionale rappresentano risvolti inscindibili.
Il diritto a conoscere le proprie origini fra identità e solidarietà
L. di Bona
2022
Abstract
Affrontando il tema del delicato bilanciamento fra il diritto della madre all'anonimato e il diritto del figlio adottivo a conoscere le proprie origini, il lavoro evidenzia alcuni profili di irragionevolezza della vigente disciplina e della relativa interpretazione dominante, sia con specifico riguardo alla negazione della legittimazione all'accesso alle informazioni da parte del figlio minore, sia più in generale alla prevalenza assicurata alla scelta della madre di restare anonima pur dopo l'interpello. L'interpretazione proposta tende per contro a privilegiare il diritto del figlio a conoscere le proprie origini, in esso individuando la più equilibrata saldatura fra principio personalistico-identitario e principio solidaristico, che nell'assiologia costituzionale rappresentano risvolti inscindibili.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.