Scopo del presente lavoro è quello di colmare questa lacuna. In particolare il presente studio è finalizzato a verificare se e in che misura forme specifiche di disagio adolescenziale, sia di natura esternalizzata che internalizzata, rappresentino predittori significativi di comportamenti di gioco d’azzardo problematico o patologico nell’adolescenza e ad analizzare il ruolo che il bisogno di ricercare sensazioni forti (sensation seeking) svolge come possibile mediatore in questa relazione. Metodo: Ha partecipato alla presente indagine un campione di 363 adolescenti (232 maschi e 131 femmine) di età compresa tra i 14 e i 20 anni (M= 16.35; DS = 1.36). Per rilevare i comportamenti di gioco d’azzardo è stato utilizzato il South Oaks Gambling Screen – Revised for Adolescents (SOGS-RA), che permette di misurarne la frequenza, la tipologia e la gravità. Per rilevare differenti forme di disagio eventualmente presentate dagli adolescenti è stata somministrato il Youth Self Report Questionnaire (YSR) che consente di distinguere fra forme di disagio internalizzato (Ansia/depressione, Disturbi psicosomatici, Ritiro sociale) ed esternalizzato (Comportamento aggressivo e Comportamento delinquenziale). Infine è stata utilizzata la Brief Sensation Seeking Scale (BSSS) per rilevare il livello di sensation seeking. Sui dati sono state condotte analisi descrittive e di correlazione fra le variabili investigate. Inoltre per testare l’effetto di mediazione del sensation seeking sulla relazione fra disagio e comportamenti di gioco è stata condotta un’analisi di mediazione. Risultati: I risultati hanno mostrato che le forme esternalizzate di disagio influenzano significativamente la messa in atto di comportamenti problematici di gioco, sia in modo diretto, sia in modo mediato attraverso la tendenza a ricercare sensazioni forti. In altre parole un maggior livello di disagio esternalizzato influenza la tendenza dell’adolescente non solo a giocare d’azzardo, ma anche a ricercare sensazioni forti le quali, a loro volta, favoriscono la messa in atto di comportamenti di gioco. Al contrario, i disturbi di tipo internalizzato non risultano predire in modo significato i comportamenti di gioco. Conclusioni: Durante l’adolescenza la messa in atto di comportamenti a rischio è associata a forme diverse di disagio psicologico. In relazione a comportamenti a rischio o problematici di gioco d’azzardo solo il disagio di tipo esternalizzato svolge un ruolo predittivo significativo.

La relazione tra disagio internalizzato e comportamento di gioco problematico in adolescenza: il ruolo mediatore del sensation seeking

Ponti L.
2019

Abstract

Scopo del presente lavoro è quello di colmare questa lacuna. In particolare il presente studio è finalizzato a verificare se e in che misura forme specifiche di disagio adolescenziale, sia di natura esternalizzata che internalizzata, rappresentino predittori significativi di comportamenti di gioco d’azzardo problematico o patologico nell’adolescenza e ad analizzare il ruolo che il bisogno di ricercare sensazioni forti (sensation seeking) svolge come possibile mediatore in questa relazione. Metodo: Ha partecipato alla presente indagine un campione di 363 adolescenti (232 maschi e 131 femmine) di età compresa tra i 14 e i 20 anni (M= 16.35; DS = 1.36). Per rilevare i comportamenti di gioco d’azzardo è stato utilizzato il South Oaks Gambling Screen – Revised for Adolescents (SOGS-RA), che permette di misurarne la frequenza, la tipologia e la gravità. Per rilevare differenti forme di disagio eventualmente presentate dagli adolescenti è stata somministrato il Youth Self Report Questionnaire (YSR) che consente di distinguere fra forme di disagio internalizzato (Ansia/depressione, Disturbi psicosomatici, Ritiro sociale) ed esternalizzato (Comportamento aggressivo e Comportamento delinquenziale). Infine è stata utilizzata la Brief Sensation Seeking Scale (BSSS) per rilevare il livello di sensation seeking. Sui dati sono state condotte analisi descrittive e di correlazione fra le variabili investigate. Inoltre per testare l’effetto di mediazione del sensation seeking sulla relazione fra disagio e comportamenti di gioco è stata condotta un’analisi di mediazione. Risultati: I risultati hanno mostrato che le forme esternalizzate di disagio influenzano significativamente la messa in atto di comportamenti problematici di gioco, sia in modo diretto, sia in modo mediato attraverso la tendenza a ricercare sensazioni forti. In altre parole un maggior livello di disagio esternalizzato influenza la tendenza dell’adolescente non solo a giocare d’azzardo, ma anche a ricercare sensazioni forti le quali, a loro volta, favoriscono la messa in atto di comportamenti di gioco. Al contrario, i disturbi di tipo internalizzato non risultano predire in modo significato i comportamenti di gioco. Conclusioni: Durante l’adolescenza la messa in atto di comportamenti a rischio è associata a forme diverse di disagio psicologico. In relazione a comportamenti a rischio o problematici di gioco d’azzardo solo il disagio di tipo esternalizzato svolge un ruolo predittivo significativo.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11576/2710993
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact