Nella scuola dell’obbligo tende a prevalere l’attenzione verso la valutazione mentre nella scuola infantile il suo ruolo è occupato dalla documentazione. Se la valutazione è tanto importante nella scuola primaria e poi nella secondaria, è grazie all’affermarsi di due fenomeni distinti, ovvero il global education reform movement (Verger et Al., 2016) che preme per una scuola sempre più privatizzata e rispondente a logiche di valutazioni standardizzate degli apprendimenti, ma anche grazie all’approccio curricolare, che richiede una valutazione dell’operato del docente per modificarne le pratica in vista di un effettivo raggiungimento degli obiettivi di apprendimento. Una forte attenzione alla valutazione esiste però, in Italia e in tutto il mondo, anche per la scuola dell’infanzia e per il nido, grazie alla educational evaluation (Becchi et Al., 1997; Bondioli e Ferrari, 2000, 2004; Gariboldi, 2007), ma il costrutto al centro di questa ipotesi è principalmente quello della qualità e non, almeno direttamente, quello di curricolo. Per il resto a prevalere è l’idea che la documentazione, più che la valutazione, possa svolgere di volta in volta, nella scuola infantile, un ruolo valutativo, uno comunicativo, uno didattico, ma questi ruoli si possono agire in un paradigma di riferimento curricolare? Lo scopo del nostro contributo è fare chiarezza sulle differenze strutturali di un curricolo infantile e di uno per la scuola primaria e secondaria, per capire in che modo la documentazione all’infanzia si possa inserire nel panorama del curricolo e rivestire ruoli didattici.

Documentazione alla scuola dell’infanzia e al nido. Tra usi didattici curricolari, riflessività e comunicazione

Andrea Lupi
2024

Abstract

Nella scuola dell’obbligo tende a prevalere l’attenzione verso la valutazione mentre nella scuola infantile il suo ruolo è occupato dalla documentazione. Se la valutazione è tanto importante nella scuola primaria e poi nella secondaria, è grazie all’affermarsi di due fenomeni distinti, ovvero il global education reform movement (Verger et Al., 2016) che preme per una scuola sempre più privatizzata e rispondente a logiche di valutazioni standardizzate degli apprendimenti, ma anche grazie all’approccio curricolare, che richiede una valutazione dell’operato del docente per modificarne le pratica in vista di un effettivo raggiungimento degli obiettivi di apprendimento. Una forte attenzione alla valutazione esiste però, in Italia e in tutto il mondo, anche per la scuola dell’infanzia e per il nido, grazie alla educational evaluation (Becchi et Al., 1997; Bondioli e Ferrari, 2000, 2004; Gariboldi, 2007), ma il costrutto al centro di questa ipotesi è principalmente quello della qualità e non, almeno direttamente, quello di curricolo. Per il resto a prevalere è l’idea che la documentazione, più che la valutazione, possa svolgere di volta in volta, nella scuola infantile, un ruolo valutativo, uno comunicativo, uno didattico, ma questi ruoli si possono agire in un paradigma di riferimento curricolare? Lo scopo del nostro contributo è fare chiarezza sulle differenze strutturali di un curricolo infantile e di uno per la scuola primaria e secondaria, per capire in che modo la documentazione all’infanzia si possa inserire nel panorama del curricolo e rivestire ruoli didattici.
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