Vecchie e nuove fratture, le crisi globali e la guerra in Europa

Gli effetti delle crisi globali sul comportamento elettorale degli italiani nel 2022 è il tema affrontato in questo capitolo. In un contesto politico completamente mutato rispetto alle Elezioni politiche del 2018, il diffuso malessere economico, le sfide culturali e politiche derivanti dalle dinamiche globali hanno ancora una volta influenzato le scelte dei cittadini e plasmato la competizione politica. I sentimenti di ansia e preoccupazione hanno fortemente condizionato un elettorato indeciso e disorientato nel periodo precedente le elezioni, che hanno premiato l'unico partito di opposizione al governo presieduto da Mario Draghi. L'insicurezza derivante dalle implicazioni culturali della globalizzazione è stata ancora una volta un elemento cruciale del sostegno ai partiti di destra. I sostenitori di FdI di Giorgia Meloni e quelli dei suoi alleati si caratterizzano per il favore verso politiche di chiusura delle frontiere nazionali. Tra i loro avversari, il M5s, ancora una volta, ha fornito rappresentanza al malessere economico e democratico degli italiani. Al contrario, PD e Az-IV sono le formazioni che maggiormente hanno intercettato i cosiddetti vincitori della globalizzazione. Inoltre, nel 2022, gli italiani si sono ulteriormente divisi sulle controverse decisioni inerenti al contrasto alla pandemia e il conflitto esploso ai confini orientali dell'Europa, in seguito all’invasione russa dell’Ucraina. Tuttavia, tali fratture sembrano essersi allineate alle preesistenti divisioni politiche che già attraversavano la società italiana.