Marco Tirelli’s “Infinity Windows” Preventive collaboration between artist and restorer

Nel variegato ambito dell’arte contemporanea il restauratore è spinto verso la ricerca di una metodologia che rispetti e risponda agli intenti dell’artista. Tale problematica è affrontata nel caso studio presentato in questa sede, che nasce dalla richiesta dell’artista Marco Tirelli di intervenire sulle sue opere per aumentarne la resistenza meccanica. La preparazione da lui usata, in gesso alabastrino e Vinavil, è poco resistente e mostra fenomeni di decoesione e disgregazione. Dopo l'analisi dei materiali originali tramite indagine FTIR, è stata proposta una prima sperimentazione condotta su superfici campione (cm 20x20), bicrome (bianco e nero), realizzate direttamente dall’artista secondo la sua usuale tecnica esecutiva. Sono stati sperimentati tre consolidanti: Silicato di Etile, Regalrez 1126 e Acrilmat, stesi a pennello e a spruzzo; parallelamente è stata analizzata la possibilità di sostituzione dei materiali costitutivi della preparazione con miscele differenti: Arbocel BWW40 e Vinavil; Arbocel BWW40, gesso e Vinavil; Peoval 33 e gesso; Peoval 33, Arbocel BWW40 e gesso. I campioni sono stati sottoposti ad indagini fisico-meccaniche per valutare l’efficacia del trattamento. Dimostrato l’effetto consolidante del Regalrez 1126 e l’idonea resistenza meccanica del composto di Arbocel BWW40 e Vinavil, sul piano estetico non sono stati raggiunti effetti ottimali. La quantità di prodotti da poter impiegare nel campo del restauro offre ampie alternative da valutare attentamente, ulteriori sperimentazioni potrebbero condurre ad una soluzione che sia di supporto all’espressione artistica considerando la possibilità di agire durante la stessa fase di realizzazione dell’opera attuando una collaborazione costruttiva con l’artista ai fini di una conservazione preventiva.