Alla base di questa ricerca bibliografica vi è una riflessione sull’attività svolta all’aria aperta e sui suoi fondamenti pedagogici: infatti diversi studi nel panorama internazionale ne dimostrano vantaggi e validità. L’educazione all’aperto presa qui in considerazione riguarda l’utilizzo degli spazi esterni appartenenti alla scuola. Si sono comunque considerati i risultati di alcune sperimentazioni in ambiente naturale che, con gli opportuni adattamenti, sono replicabili nel giardino scolastico. Spazio, quello all’aria aperta, generalmente meno preso in considerazione rispetto a quello naturale nelle pubblicazioni scientifiche, sebbene nella scuola sia più facile portare i bambini in giardino che in natura. Nell’ambiente scolastico italiano utilizzare «il fuori» è però terreno ancora purtroppo poco fertile, sottovalutato, e l’obiettivo di questa riflessione è dimostrarne l’efficacia, il valore, superando timori e pregiudizi. Sicuramente i luoghi all’aria aperta sono utili per far vivere esperienze diverse ai giovani sempre più obbligati a stare al chiuso, così da avere la possibilità di sperimentare il corpo, la motricità, esercitando gli schemi motori di base come il camminare, correre, saltare, in situazioni desuete, insolite, manipolando oggetti/materiali diversi, inconsueti confrontandosi/scontrandosi con gli altri. Un vissuto completo di relazioni, emozioni, in una trasformazione dell’insegnamento in apprendimento diretto, sentito, percepito agito: un’educazione sensoriale a tutto tondo. Il contributo riporta una revisione sistematica utilizzando i principali motori di ricerca con una selezione attenta e rigorosa degli articoli/protocolli, in un range temporale ampio, analizzando in sintesi i risultati
Educazione all’aria aperta: benefici dell’uso degli spazi esterni alla scuola per lo sviluppo del bambino
Valentini, Manuela
;Arceci, Marta
2024
Abstract
Alla base di questa ricerca bibliografica vi è una riflessione sull’attività svolta all’aria aperta e sui suoi fondamenti pedagogici: infatti diversi studi nel panorama internazionale ne dimostrano vantaggi e validità. L’educazione all’aperto presa qui in considerazione riguarda l’utilizzo degli spazi esterni appartenenti alla scuola. Si sono comunque considerati i risultati di alcune sperimentazioni in ambiente naturale che, con gli opportuni adattamenti, sono replicabili nel giardino scolastico. Spazio, quello all’aria aperta, generalmente meno preso in considerazione rispetto a quello naturale nelle pubblicazioni scientifiche, sebbene nella scuola sia più facile portare i bambini in giardino che in natura. Nell’ambiente scolastico italiano utilizzare «il fuori» è però terreno ancora purtroppo poco fertile, sottovalutato, e l’obiettivo di questa riflessione è dimostrarne l’efficacia, il valore, superando timori e pregiudizi. Sicuramente i luoghi all’aria aperta sono utili per far vivere esperienze diverse ai giovani sempre più obbligati a stare al chiuso, così da avere la possibilità di sperimentare il corpo, la motricità, esercitando gli schemi motori di base come il camminare, correre, saltare, in situazioni desuete, insolite, manipolando oggetti/materiali diversi, inconsueti confrontandosi/scontrandosi con gli altri. Un vissuto completo di relazioni, emozioni, in una trasformazione dell’insegnamento in apprendimento diretto, sentito, percepito agito: un’educazione sensoriale a tutto tondo. Il contributo riporta una revisione sistematica utilizzando i principali motori di ricerca con una selezione attenta e rigorosa degli articoli/protocolli, in un range temporale ampio, analizzando in sintesi i risultatiI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.