Il saggio è incentrato sulla Literarische Übersetzungskritik, e si propone di ragionare su cosa si possa definire adeguato in una traduzione “ermeneuticamente adeguata”. La riflessione viene illustrata restringendo il campo alla traduzione per il teatro, e in particolare di un’opera di Wedekind considerata di primaria importanza: Risveglio di primavera, molte volte tradotta e rappresentata. Dopo una sezione in cui si dà conto delle principali linee teoriche riguardanti la traduzione per il teatro e del teatro (Bassnett, Fischer-Lichte, Glynn, Menin; Ubersfeld) si approfondisce la questione del rapporto tra traduzione ed ermeneutica in senso descrittivo e non prescrittivo, insistendo sulle possibili rese della Vieldeutigkeit polifonia e sul decentramento necessario (Meschonnic). Il saggio presenta anche una brevissima storia della ricezione iniziale di Wedekind in Italia, con le considerazioni stilistiche e analitiche di Mazzucchetti, Edschmid e Kerr, utile alla successiva disamina di alcuni significativi esempi di intertestualità nelle rese di Prampolini, Filippini, Pocar, Bertocchini e Lunari. Si vanno a tratteggiare questioni testuali e filologiche complesse: La restituzione del livello satirico rispetto alla critica ai Bildungsphilister, i richiami alle riflessioni nietzschiane sul suicidio e quelli al Faust. Una traduzione ermeneuticamente adeguata si profila come una traduzione che punta a restituire in modo il più possibile aperto all’interpretazione il testo di partenza, affinché possa (ri)collocarsi entro il sistema ermeneutico-letterario di arrivo
Del Zoppo, P. (2023). Wedekind, Il Risveglio di primavera: Alcuni spunti per una literarische Übersetzungskritik del dramma. Ticontre. Teoria Testo Traduzione, (18)
Paola Del Zoppo
2023
Abstract
Il saggio è incentrato sulla Literarische Übersetzungskritik, e si propone di ragionare su cosa si possa definire adeguato in una traduzione “ermeneuticamente adeguata”. La riflessione viene illustrata restringendo il campo alla traduzione per il teatro, e in particolare di un’opera di Wedekind considerata di primaria importanza: Risveglio di primavera, molte volte tradotta e rappresentata. Dopo una sezione in cui si dà conto delle principali linee teoriche riguardanti la traduzione per il teatro e del teatro (Bassnett, Fischer-Lichte, Glynn, Menin; Ubersfeld) si approfondisce la questione del rapporto tra traduzione ed ermeneutica in senso descrittivo e non prescrittivo, insistendo sulle possibili rese della Vieldeutigkeit polifonia e sul decentramento necessario (Meschonnic). Il saggio presenta anche una brevissima storia della ricezione iniziale di Wedekind in Italia, con le considerazioni stilistiche e analitiche di Mazzucchetti, Edschmid e Kerr, utile alla successiva disamina di alcuni significativi esempi di intertestualità nelle rese di Prampolini, Filippini, Pocar, Bertocchini e Lunari. Si vanno a tratteggiare questioni testuali e filologiche complesse: La restituzione del livello satirico rispetto alla critica ai Bildungsphilister, i richiami alle riflessioni nietzschiane sul suicidio e quelli al Faust. Una traduzione ermeneuticamente adeguata si profila come una traduzione che punta a restituire in modo il più possibile aperto all’interpretazione il testo di partenza, affinché possa (ri)collocarsi entro il sistema ermeneutico-letterario di arrivoI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.