Introduzione metodologica. Gli articoli raccolti nel presente volume sono il risultato di una serie di incontri scientifici che si sono svolti tra 2022 e 2023 e che hanno avuto come obiettivo l'approfondimento di specifici periodici italiani, collegati ai principali movimenti d'Avanguardia del Novecento. Nel corso di questi incontri si è cercato di problematizzare la prospettiva di indagine dei Periodical studies tentando di applicarla alla storia dell'arte. Obiettivo dell'ambito di ricerca dei Periodical studies consiste nella costruzione di categorie tipologiche e comparative in grado di considerare tali periodici sia nei loro aspetti materiali sia come laboratori di idee, ossia come luoghi figurati di incontro tra personaggi, geografie e discipline diverse che si trovano a condividere una stessa redazione o lo spazio di una stessa pagina (Periodical Studies Today. Multidisciplinary Analyses, a cura di Jutta Ernst, Oliver Scheiding e Dagmar von Hoff, Brill, Leiden-Boston, 2022). Si è ritenuto interessante circoscrivere la cronologia agli anni che intercorrono tra la Prima Guerra Mondiale e la Marcia su Roma perché ben esemplificano rapide trasformazioni, spesso contraddittorie e di difficile definizione, che hanno interessato, in Italia, il posizionamento di artisti e letterati in relazione all'Avanguardia. Problematizzando l'identificazione tra Avanguardia italiana e Futurismo, è stato scelto emblematicamente l'anno 1916 in quanto anno di fondazione del Dadaismo che consideriamo, a livello transnazionale, seguendo la lettura di Béatrice Joyeux-Prunel, come il punto di partenza di una nuova idea di Avanguardia, il cui influsso sulla cultura italiana del XX secolo è in fase di ricostruzione.

Editoriale: Laboratori su carta. Avanguardismi nelle riviste italiane tra 1916 e 1922

Carlotta Castellani
;
2024

Abstract

Introduzione metodologica. Gli articoli raccolti nel presente volume sono il risultato di una serie di incontri scientifici che si sono svolti tra 2022 e 2023 e che hanno avuto come obiettivo l'approfondimento di specifici periodici italiani, collegati ai principali movimenti d'Avanguardia del Novecento. Nel corso di questi incontri si è cercato di problematizzare la prospettiva di indagine dei Periodical studies tentando di applicarla alla storia dell'arte. Obiettivo dell'ambito di ricerca dei Periodical studies consiste nella costruzione di categorie tipologiche e comparative in grado di considerare tali periodici sia nei loro aspetti materiali sia come laboratori di idee, ossia come luoghi figurati di incontro tra personaggi, geografie e discipline diverse che si trovano a condividere una stessa redazione o lo spazio di una stessa pagina (Periodical Studies Today. Multidisciplinary Analyses, a cura di Jutta Ernst, Oliver Scheiding e Dagmar von Hoff, Brill, Leiden-Boston, 2022). Si è ritenuto interessante circoscrivere la cronologia agli anni che intercorrono tra la Prima Guerra Mondiale e la Marcia su Roma perché ben esemplificano rapide trasformazioni, spesso contraddittorie e di difficile definizione, che hanno interessato, in Italia, il posizionamento di artisti e letterati in relazione all'Avanguardia. Problematizzando l'identificazione tra Avanguardia italiana e Futurismo, è stato scelto emblematicamente l'anno 1916 in quanto anno di fondazione del Dadaismo che consideriamo, a livello transnazionale, seguendo la lettura di Béatrice Joyeux-Prunel, come il punto di partenza di una nuova idea di Avanguardia, il cui influsso sulla cultura italiana del XX secolo è in fase di ricostruzione.
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