La presenza di un disturbo dello spettro dell’autismo non dovrebbe rappresentare un elemento di impedimento per la frequenza universitaria e il conseguimento di titoli accademici quando il funzionamento cognitivo è elevato e lo studente manifesta motivazioni e interessi a questo livello. Il lavoro, dopo una sintetica analisi delle normative e delle ricerche sul tema, presenta un modello operativo fondato su tre elementi principali e fra loro in stretta interazione: contesto, persona, sostegni. Il successo formativo, o comunque un percorso di qualità, non può legarsi al cercare forme di mimetizzazione per lo studente con autismo, tentando di funzionare come i suoi colleghi perché questa è l’università e bisogna essere pronti per affrontarla. Al contrario, lo sforzo individuale si deve connettere a un contesto che diventa sempre più capace di accogliere e valorizzare modalità di apprendimento e relazioni diverse, mettendo in campo sostegni non solo rivolti alle esigenze specifiche dello studente, ma finalizzati a promuovere accessibilità e inclusione. Uno sguardo sistemico di questo genere raccoglie la sfida della presenza di studenti così particolari come quelli con autismo e la trasforma in un’occasione di crescita per tutti.
Studenti con autismo all’università: supporti non solo per studiare, ma anche per vivere nel contesto
COTTINI LUCIO
2024
Abstract
La presenza di un disturbo dello spettro dell’autismo non dovrebbe rappresentare un elemento di impedimento per la frequenza universitaria e il conseguimento di titoli accademici quando il funzionamento cognitivo è elevato e lo studente manifesta motivazioni e interessi a questo livello. Il lavoro, dopo una sintetica analisi delle normative e delle ricerche sul tema, presenta un modello operativo fondato su tre elementi principali e fra loro in stretta interazione: contesto, persona, sostegni. Il successo formativo, o comunque un percorso di qualità, non può legarsi al cercare forme di mimetizzazione per lo studente con autismo, tentando di funzionare come i suoi colleghi perché questa è l’università e bisogna essere pronti per affrontarla. Al contrario, lo sforzo individuale si deve connettere a un contesto che diventa sempre più capace di accogliere e valorizzare modalità di apprendimento e relazioni diverse, mettendo in campo sostegni non solo rivolti alle esigenze specifiche dello studente, ma finalizzati a promuovere accessibilità e inclusione. Uno sguardo sistemico di questo genere raccoglie la sfida della presenza di studenti così particolari come quelli con autismo e la trasforma in un’occasione di crescita per tutti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.