Cosa succede quando gli strumenti della rappresentazione non trovano più una concreta applicazione e spazio per il loro tradizionale ruolo analitico? Cosa succede se attraverso il disegno non è più possibile rappresentare i processi creativi e la natura generativa di un’opera d’arte o sistematizzarne la sua struttura formale? Prendendo come paradigma la serie dei Tableaux-pièges di Daniel Spoerri, il contributo indaga - da un punto di vista teorico - il ruolo della rappresentazione al servizio dell’arte contemporanea del secondo Novecento, quando alla poetica artistica si intreccia il caso, la produzione in serie diventa prassi e le opere sono spesso la trasposizione di uno stato della realtà quindi caotica. L’alfabeto sentimentale di Spoerri, così definito da Solimano, che mette insieme materiali casuali, li colleziona e li blocca in composizioni senza tempo e senza spazio, crea di per sé un linguaggio figurativo formale, una nuova forma di rappresentazione volumetrica e reale che sembra sottrarre al disegno il suo ruolo narrativo. L’esempio di Spoerri è pretestuoso, forza l’applicazione in un contesto di estrema sperimentazione artistica e lo fa per definire il ruolo persistente delle tecniche di rappresentazione a supporto della conservazione.
Quale scenario per la rappresentazione dell'arte contemporanea?
Francesca Gasparetto
2024
Abstract
Cosa succede quando gli strumenti della rappresentazione non trovano più una concreta applicazione e spazio per il loro tradizionale ruolo analitico? Cosa succede se attraverso il disegno non è più possibile rappresentare i processi creativi e la natura generativa di un’opera d’arte o sistematizzarne la sua struttura formale? Prendendo come paradigma la serie dei Tableaux-pièges di Daniel Spoerri, il contributo indaga - da un punto di vista teorico - il ruolo della rappresentazione al servizio dell’arte contemporanea del secondo Novecento, quando alla poetica artistica si intreccia il caso, la produzione in serie diventa prassi e le opere sono spesso la trasposizione di uno stato della realtà quindi caotica. L’alfabeto sentimentale di Spoerri, così definito da Solimano, che mette insieme materiali casuali, li colleziona e li blocca in composizioni senza tempo e senza spazio, crea di per sé un linguaggio figurativo formale, una nuova forma di rappresentazione volumetrica e reale che sembra sottrarre al disegno il suo ruolo narrativo. L’esempio di Spoerri è pretestuoso, forza l’applicazione in un contesto di estrema sperimentazione artistica e lo fa per definire il ruolo persistente delle tecniche di rappresentazione a supporto della conservazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.