Il contributo analizza il recente intervento legislativo che ha introdotto il divieto di pubblicazione testuale delle ordinanze applicative di misure cautelari personali fino alla conclusione delle indagini preliminari o dell'udienza preliminare, quale misura finalizzata a rafforzare la presunzione di innocenza. Dopo aver esaminato le fonti normative di riferimento, tra cui la direttiva UE 2016/343 e l’art. 27, comma 2, Cost., l'autore evidenzia le criticità del divieto, sottolineando come le disposizioni europee e costituzionali invocate dal legislatore non impongano l'adozione della misura, su cui peraltro gravano - a causa degli interventi operati dall'esecutivo dopo l'acquisizione dei pareri parlamentari - sospetti di illegittimità costituzionale per eccesso di delega. Si evidenziano, infine, i limiti del provvedimento, che incide inopinatamente sul diritto all'informazione e sul controllo democratico sull'amministrazione della giustizia. Vengono infine proposte soluzioni alternative per garantire un bilanciamento più efficace tra la tutela della presunzione di innocenza e il diritto all’informazione.
Divieto di pubblicazione delle ordinanze che applicano misure cautelari personali: una scelta politica censurabile e costituzionalmente reprensibile
Zampini, Andrea
2024
Abstract
Il contributo analizza il recente intervento legislativo che ha introdotto il divieto di pubblicazione testuale delle ordinanze applicative di misure cautelari personali fino alla conclusione delle indagini preliminari o dell'udienza preliminare, quale misura finalizzata a rafforzare la presunzione di innocenza. Dopo aver esaminato le fonti normative di riferimento, tra cui la direttiva UE 2016/343 e l’art. 27, comma 2, Cost., l'autore evidenzia le criticità del divieto, sottolineando come le disposizioni europee e costituzionali invocate dal legislatore non impongano l'adozione della misura, su cui peraltro gravano - a causa degli interventi operati dall'esecutivo dopo l'acquisizione dei pareri parlamentari - sospetti di illegittimità costituzionale per eccesso di delega. Si evidenziano, infine, i limiti del provvedimento, che incide inopinatamente sul diritto all'informazione e sul controllo democratico sull'amministrazione della giustizia. Vengono infine proposte soluzioni alternative per garantire un bilanciamento più efficace tra la tutela della presunzione di innocenza e il diritto all’informazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.