L’inizio del mese di settembre è stato agitato per la compagine governativa, a causa del cd. “Boccia-Sangiuliano gate” e delle nomine europee. Per quanto riguarda il primo elemento, si è trattato di un di natura personale che però si è ben presto trasformato in una controversia. Naturalmente, in questa sede non rilevano le relazioni interpersonali tra i due soggetti coinvolti, ossia il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e una imprenditrice partenopea, quanto invero le diverse implicazioni istituzionali: in primo luogo, l’esposto presentato alla Procura della Repubblica di Roma dal parlamentare Angelo Bonelli, che ha ipotizzato il reato di peculato e ha conferito una dimensione giudiziaria alla questione. In secondo luogo, le comunicazioni sui social media dell’imprenditrice Boccia hanno sollevato interrogativi sia sul coinvolgimento dell’esecutivo nella sua mancata nomina a Consigliere dei Grandi Eventi presso il dicastero alla Cultura, sia per la possibile diffusione di segreti d’ufficio. Sin da subito, il Presidente del Consiglio ha stabilito dei paletti specifici per la permanenza di Sangiuliano all’interno della compagine ministeriale, fondati su due condizioni essenziali: l’assenza di accesso non autorizzato a documentazione riservata, con particolare riferimento al G7 della Cultura, e la non utilizzazione di risorse pubbliche […]

L’Italia sullo scacchiere europeo, tra sfide nazionali e nomine europee

stegher
2025

Abstract

L’inizio del mese di settembre è stato agitato per la compagine governativa, a causa del cd. “Boccia-Sangiuliano gate” e delle nomine europee. Per quanto riguarda il primo elemento, si è trattato di un di natura personale che però si è ben presto trasformato in una controversia. Naturalmente, in questa sede non rilevano le relazioni interpersonali tra i due soggetti coinvolti, ossia il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e una imprenditrice partenopea, quanto invero le diverse implicazioni istituzionali: in primo luogo, l’esposto presentato alla Procura della Repubblica di Roma dal parlamentare Angelo Bonelli, che ha ipotizzato il reato di peculato e ha conferito una dimensione giudiziaria alla questione. In secondo luogo, le comunicazioni sui social media dell’imprenditrice Boccia hanno sollevato interrogativi sia sul coinvolgimento dell’esecutivo nella sua mancata nomina a Consigliere dei Grandi Eventi presso il dicastero alla Cultura, sia per la possibile diffusione di segreti d’ufficio. Sin da subito, il Presidente del Consiglio ha stabilito dei paletti specifici per la permanenza di Sangiuliano all’interno della compagine ministeriale, fondati su due condizioni essenziali: l’assenza di accesso non autorizzato a documentazione riservata, con particolare riferimento al G7 della Cultura, e la non utilizzazione di risorse pubbliche […]
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11576/2752031
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