Attraverso capolavori oscuri come Blood Meridian, or The Evening Redness in the West e Suttree, e romanzi di grande successo quali All the Pretty Horses, No Country for Old Men e The Road, Cormac McCarthy si è imposto come una delle voci più importanti della letteratura americana contemporanea. Ormai canonizzato in patria anche grazie alla mediazione di Harold Bloom (che lo ha inserito nella rosa dei più grandi scrittori viventi), McCarthy resta ancora relativamente poco studiato nel nostro paese. La critica statunitense, così come quella del nostro paese, mostra un notevole squilibrio tra i saggi dedicati ai lavori più noti e quelli focalizzati invece sulla prima stagione dell’autore (il cosiddetto Tennessee Period) o sulle sue opere meno lette e studiate. In questo libro, Giulio Segato e Marco Petrelli hanno scelto di dedicarsi a quelle che definiscono “province” dell’autore, ovvero tanto alle opere meno frequentate da critica e pubblico, quanto a prospettive critiche liminali o inedite sui romanzi più attestati. Opere e approcci trascurati, quindi, ma nient’affatto secondari. La volontà di Cormac McCarthy: saggi a margine del canone è infatti quella di dimostrare come la produzione periferica dell’autore, oltre a possedere un valore letterario certamente paragonabile a quello delle opere centrali, sia in grado di gettare su queste ultime una luce nuova e stimolante. Del resto, uno sguardo che si ponga idealmente sulla frontiera è intuitivamente adatto all’analisi di uno scrittore che dell’eccentricità ha fatto un tratto stilistico e poetico fondamentale e immediatamente riconoscibile. Attraverso lo studio dei racconti giovanili (e inediti in Italia) Wake for Susan e A Drowning Incident, delle opere teatrali The Stonemason e The Sunset Limited, della sceneggiatura per la televisione The Gardener’s Son; e tramite le riletture di classici quali Blood Meridian e No Country for Old Men, analizzati da punti di vista inusuali, Petrelli e Segato riaprono il dibattito critico su Cormac McCarthy conducendolo su territori largamente inesplorati.
Cormac McCarthy: saggi a margine del canone
SEGATO G
2020
Abstract
Attraverso capolavori oscuri come Blood Meridian, or The Evening Redness in the West e Suttree, e romanzi di grande successo quali All the Pretty Horses, No Country for Old Men e The Road, Cormac McCarthy si è imposto come una delle voci più importanti della letteratura americana contemporanea. Ormai canonizzato in patria anche grazie alla mediazione di Harold Bloom (che lo ha inserito nella rosa dei più grandi scrittori viventi), McCarthy resta ancora relativamente poco studiato nel nostro paese. La critica statunitense, così come quella del nostro paese, mostra un notevole squilibrio tra i saggi dedicati ai lavori più noti e quelli focalizzati invece sulla prima stagione dell’autore (il cosiddetto Tennessee Period) o sulle sue opere meno lette e studiate. In questo libro, Giulio Segato e Marco Petrelli hanno scelto di dedicarsi a quelle che definiscono “province” dell’autore, ovvero tanto alle opere meno frequentate da critica e pubblico, quanto a prospettive critiche liminali o inedite sui romanzi più attestati. Opere e approcci trascurati, quindi, ma nient’affatto secondari. La volontà di Cormac McCarthy: saggi a margine del canone è infatti quella di dimostrare come la produzione periferica dell’autore, oltre a possedere un valore letterario certamente paragonabile a quello delle opere centrali, sia in grado di gettare su queste ultime una luce nuova e stimolante. Del resto, uno sguardo che si ponga idealmente sulla frontiera è intuitivamente adatto all’analisi di uno scrittore che dell’eccentricità ha fatto un tratto stilistico e poetico fondamentale e immediatamente riconoscibile. Attraverso lo studio dei racconti giovanili (e inediti in Italia) Wake for Susan e A Drowning Incident, delle opere teatrali The Stonemason e The Sunset Limited, della sceneggiatura per la televisione The Gardener’s Son; e tramite le riletture di classici quali Blood Meridian e No Country for Old Men, analizzati da punti di vista inusuali, Petrelli e Segato riaprono il dibattito critico su Cormac McCarthy conducendolo su territori largamente inesplorati.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.