La presunzione di innocenza rappresenta un princìpio cardine del sistema penale, garantito – tra le altre fonti superprimarie – dall’art. 27, comma 2, Cost. e dall’art. 6 § 2 CEDU. Tale princìpio impone che nessun individuo sia considerato colpevole fino alla condanna definitiva, il che ha effetti non solo nelle dinamiche processuali penali, ma anche in quelle sociali. Il d.lgs. n. 188 del 2021, recependo in “prima battuta” la direttiva UE/2016/343, ha vietato indicazioni pubbliche di colpevolezza da parte delle «autorità pubbliche», imponendo rettifiche obbligatorie e prevedendo rimedi animati dalla volontà di “ripristinare” la presunzione. Le recenti “riforme Nordio” – la l. n. 114 del 2024, e il d.lgs. n. 198 del 2024, in “seconda battuta” attuativo della direttiva UE/2016/343 – hanno limitato la divulgazione di alcuni atti del procedimento, nella convinzione che ciò aumenti gli standard di tutela per la presunzione di innocenza. In questo panorama, il ruolo dei media e il bilanciamento con il diritto all’informazione restano temi controversi. Questo studio analizza la disciplina vigente, i rimedi approntati e le prospettive future della presunzione, sottolineando l’importanza di un adeguato equilibrio tra la tutela dell’imputato e il credibile operato del sistema giudiziario.

Precetti, rimedi e sanzioni: la presunzione di innocenza dal d.lgs. n. 188 del 2021 alle “riforme Nordio”

Zampini, Andrea
2024

Abstract

La presunzione di innocenza rappresenta un princìpio cardine del sistema penale, garantito – tra le altre fonti superprimarie – dall’art. 27, comma 2, Cost. e dall’art. 6 § 2 CEDU. Tale princìpio impone che nessun individuo sia considerato colpevole fino alla condanna definitiva, il che ha effetti non solo nelle dinamiche processuali penali, ma anche in quelle sociali. Il d.lgs. n. 188 del 2021, recependo in “prima battuta” la direttiva UE/2016/343, ha vietato indicazioni pubbliche di colpevolezza da parte delle «autorità pubbliche», imponendo rettifiche obbligatorie e prevedendo rimedi animati dalla volontà di “ripristinare” la presunzione. Le recenti “riforme Nordio” – la l. n. 114 del 2024, e il d.lgs. n. 198 del 2024, in “seconda battuta” attuativo della direttiva UE/2016/343 – hanno limitato la divulgazione di alcuni atti del procedimento, nella convinzione che ciò aumenti gli standard di tutela per la presunzione di innocenza. In questo panorama, il ruolo dei media e il bilanciamento con il diritto all’informazione restano temi controversi. Questo studio analizza la disciplina vigente, i rimedi approntati e le prospettive future della presunzione, sottolineando l’importanza di un adeguato equilibrio tra la tutela dell’imputato e il credibile operato del sistema giudiziario.
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