Discutere della scuola e dei suoi temi significa porsi all’interno di una contesa di difficile soluzione. In particolare quando ci si confronta sulle riforme introdotte con la legge 107/2015 sulla Buona scuola. Nella contrapposizione troviamo gli entusiasti che sottolineano l’affermarsi di una filosofia altra ed elogiano un nuovo modo fare scuola, che pone al centro lo studente, l’inclusione e l’arte dell’apprendere per apprendere. E ci sono, poi, i critici che, diversamente, si chiedono quale siano le prove dell’esistenza di competenze nuove che la scuola italiana avrebbe conseguito. Rimarcando, altresì, l’incapacità che essa evidenzia nel dare risposte alla dispersione e alla povertà educativa. Con questo saggio si prova a far luce sulla realtà della scuola proponendone una radiografia attraverso le testimonianze di insegnanti, studenti e genitori.
La Buona scuola raccontata da insegnanti, studenti e genitori
TERENZIO FAVA
2025
Abstract
Discutere della scuola e dei suoi temi significa porsi all’interno di una contesa di difficile soluzione. In particolare quando ci si confronta sulle riforme introdotte con la legge 107/2015 sulla Buona scuola. Nella contrapposizione troviamo gli entusiasti che sottolineano l’affermarsi di una filosofia altra ed elogiano un nuovo modo fare scuola, che pone al centro lo studente, l’inclusione e l’arte dell’apprendere per apprendere. E ci sono, poi, i critici che, diversamente, si chiedono quale siano le prove dell’esistenza di competenze nuove che la scuola italiana avrebbe conseguito. Rimarcando, altresì, l’incapacità che essa evidenzia nel dare risposte alla dispersione e alla povertà educativa. Con questo saggio si prova a far luce sulla realtà della scuola proponendone una radiografia attraverso le testimonianze di insegnanti, studenti e genitori.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.