Il saggio ripercorre la vicenda del modello democratico nella scuola italiana dal secondo dopoguerra. Tale modello è stato inizialmente ostacolato, per essere poi parzialmente realizzato negli anni ’60 e ’70. Successivamente esso è stato progressivamente indebolito dall’affermarsi del neoliberismo e della meritocrazia dagli anni ’80 in poi. Il concetto di merito, nato con intenti progressisti, è diventato uno strumento per giustificare le disuguaglianze. Viene argomentato che una scuola democratica dovrebbe garantire una relativa uguaglianza dei risultati educativi. A questo scopo, occorre contrastare le disuguaglianze socioeconomiche e valorizzare l’apprendimento di tutti gli studenti, indipendentemente dalle loro origini sociali.
La scuola tra democrazia e meritocrazia
Baldacci M.
2024
Abstract
Il saggio ripercorre la vicenda del modello democratico nella scuola italiana dal secondo dopoguerra. Tale modello è stato inizialmente ostacolato, per essere poi parzialmente realizzato negli anni ’60 e ’70. Successivamente esso è stato progressivamente indebolito dall’affermarsi del neoliberismo e della meritocrazia dagli anni ’80 in poi. Il concetto di merito, nato con intenti progressisti, è diventato uno strumento per giustificare le disuguaglianze. Viene argomentato che una scuola democratica dovrebbe garantire una relativa uguaglianza dei risultati educativi. A questo scopo, occorre contrastare le disuguaglianze socioeconomiche e valorizzare l’apprendimento di tutti gli studenti, indipendentemente dalle loro origini sociali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


