Le etiche ambientali condividono l'esigenza di criticare ogni teoria morale incapace di considerare l'ambiente come qualcosa di più di un semplice depositario di meri valori strumentali. Le ormai conosciute etiche della responsabilità, a cui fanno riferimento molti movimenti ambientalisti, allargano la comunità morale oltre lo spazio e il tempo, difendendo il valore morale che la natura ha per l'umanità globale e futura. Sul fronte cosiddetto ‘animalista', invece, le etiche sensiocentriche e psicocentriche estendono lo status di paziente morale persino oltre la specie umana, fino a includere nella riflessione gran parte degli animali non-umani. In nessuno dei due casi, tuttavia, la comunità morale è estesa anche oltre la soggettività o l’individualità, ed è sotto questi aspetti che le loro seppur diverse teorie del valore, nel dimostrarsi in linea con l'impostazione adottata dalle più consolidate etiche tradizionali, si rivelano secondo alcuni filosofi ancora troppo condizionate dall'antropocentrismo. A contrastare i primati della soggettività e dell’individualità sono, rispettivamente, l'etica biocentrica di Albert Schweitzer e Paul W. Taylor e quella ecocentrica di Aldo Leopold e Holmes Rolston III. Questo volume esplora le teorie delle principali figure di riferimento delle due correnti e analizza nel dettaglio il problema della ricerca di ciò che viene da molti definito il ‘Sacro Graal' delle etiche ambientali: una plausibile e difendibile teoria non-antropocentrica del valore intrinseco.

Biocentrismo ed Ecocentrismo a confronto. Verso una teoria non-antropocentrica del valore intrinseco

ANDREOZZI M
2017

Abstract

Le etiche ambientali condividono l'esigenza di criticare ogni teoria morale incapace di considerare l'ambiente come qualcosa di più di un semplice depositario di meri valori strumentali. Le ormai conosciute etiche della responsabilità, a cui fanno riferimento molti movimenti ambientalisti, allargano la comunità morale oltre lo spazio e il tempo, difendendo il valore morale che la natura ha per l'umanità globale e futura. Sul fronte cosiddetto ‘animalista', invece, le etiche sensiocentriche e psicocentriche estendono lo status di paziente morale persino oltre la specie umana, fino a includere nella riflessione gran parte degli animali non-umani. In nessuno dei due casi, tuttavia, la comunità morale è estesa anche oltre la soggettività o l’individualità, ed è sotto questi aspetti che le loro seppur diverse teorie del valore, nel dimostrarsi in linea con l'impostazione adottata dalle più consolidate etiche tradizionali, si rivelano secondo alcuni filosofi ancora troppo condizionate dall'antropocentrismo. A contrastare i primati della soggettività e dell’individualità sono, rispettivamente, l'etica biocentrica di Albert Schweitzer e Paul W. Taylor e quella ecocentrica di Aldo Leopold e Holmes Rolston III. Questo volume esplora le teorie delle principali figure di riferimento delle due correnti e analizza nel dettaglio il problema della ricerca di ciò che viene da molti definito il ‘Sacro Graal' delle etiche ambientali: una plausibile e difendibile teoria non-antropocentrica del valore intrinseco.
2017
9788879168298
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11576/2764361
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