La società attuale, caratterizzata dal dominio delle tecnologie di informazione e comunicazione (ICT), si distingue per un’elevata intensità di informazione e conoscenza, le quali costituiscono i principali fattori di sviluppo e benessere individuale e collettivo. Benché siamo immersi in un ambiente informazionale e, grazie all’impiego di dispositivi sempre più avanzati, la maggior parte delle persone abbia un facile e rapido accesso a una mole di dati pressoché illimitata, una tale fruizione di contenuti non si traduce necessariamente in una democratizzazione del sapere. Ciò avviene, ad esempio, a causa di fenomeni riconducibili al cosiddetto disordine informativo, quali disinformazione e misinformazione, che ostacolano il diritto all’informazione e alla conoscenza e, di conseguenza, minano la possibilità di una piena partecipazione sociale in direzione democratica. Da questo punto di vista, si crede che l’educazione possa assumere un ruolo fondamentale nel garantire un tale diritto; in questo senso, si auspica un rinnovato impegno per un’autentica educazione alla ragione che, nella direzione della formazione della persona e del cittadino, assuma come mete pedagogiche prioritarie lo sviluppo del pensiero critico e della consapevolezza epistemica, i quali strutturano abiti mentali essenziali per il cittadino del XXI secolo.

Diritto all’informazione e alla conoscenza: il ruolo dell’educazione

Sophia Crescentini
2025

Abstract

La società attuale, caratterizzata dal dominio delle tecnologie di informazione e comunicazione (ICT), si distingue per un’elevata intensità di informazione e conoscenza, le quali costituiscono i principali fattori di sviluppo e benessere individuale e collettivo. Benché siamo immersi in un ambiente informazionale e, grazie all’impiego di dispositivi sempre più avanzati, la maggior parte delle persone abbia un facile e rapido accesso a una mole di dati pressoché illimitata, una tale fruizione di contenuti non si traduce necessariamente in una democratizzazione del sapere. Ciò avviene, ad esempio, a causa di fenomeni riconducibili al cosiddetto disordine informativo, quali disinformazione e misinformazione, che ostacolano il diritto all’informazione e alla conoscenza e, di conseguenza, minano la possibilità di una piena partecipazione sociale in direzione democratica. Da questo punto di vista, si crede che l’educazione possa assumere un ruolo fondamentale nel garantire un tale diritto; in questo senso, si auspica un rinnovato impegno per un’autentica educazione alla ragione che, nella direzione della formazione della persona e del cittadino, assuma come mete pedagogiche prioritarie lo sviluppo del pensiero critico e della consapevolezza epistemica, i quali strutturano abiti mentali essenziali per il cittadino del XXI secolo.
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