Chi voglia approfondire il tema della pittura su rame non si meravigli, se nonostante questa tecnica abbia una storia antica e fatta da nomi importanti, poco troverà sull’argomento. Famosi artisti italiani, fiamminghi e tedeschi scelsero la lamina di rame come supporto per i piccoli e raffinati dipinti. Sebastiano del piombo, il Correggio, il Vasari, il Bronzino, i Carracci, il Domenichino, Guido reni, Rembrandt, Rubens e in ultimo Canaletto sono solo alcuni dei nomi che partecipano alla stagione della pittura su rame. Per quanto riguarda la conservazione di queste opere, nella pratica comune, i restauratori e conservatori dei musei hanno quasi sempre proceduto con le stesse modalità con cui si trattano i dipinti mobili costituiti da supporti più comuni come tele e tavole, ignorando la specificità della tecnica. Questa pubblicazione vuole quindi essere uno strumento, utili a chi per motivi professionali, per necessità di studio, per interesse personale o per semplice curiosità, vuole comprendere meglio la natura, la storia ed i problemi di questa tipologia di opere ritenute un tempo vanto della “Wunderkammern” dei palazzi nobiliari e delle residenze della ricca borghesia europea.

Dipinti su rame: storia, tecnica, fenomeni di degrado, diagnostica, indicazioni per la conservazione e il restauro

AMADORI, MARIA LETIZIA;FERRUCCI, FABIANO
2006

Abstract

Chi voglia approfondire il tema della pittura su rame non si meravigli, se nonostante questa tecnica abbia una storia antica e fatta da nomi importanti, poco troverà sull’argomento. Famosi artisti italiani, fiamminghi e tedeschi scelsero la lamina di rame come supporto per i piccoli e raffinati dipinti. Sebastiano del piombo, il Correggio, il Vasari, il Bronzino, i Carracci, il Domenichino, Guido reni, Rembrandt, Rubens e in ultimo Canaletto sono solo alcuni dei nomi che partecipano alla stagione della pittura su rame. Per quanto riguarda la conservazione di queste opere, nella pratica comune, i restauratori e conservatori dei musei hanno quasi sempre proceduto con le stesse modalità con cui si trattano i dipinti mobili costituiti da supporti più comuni come tele e tavole, ignorando la specificità della tecnica. Questa pubblicazione vuole quindi essere uno strumento, utili a chi per motivi professionali, per necessità di studio, per interesse personale o per semplice curiosità, vuole comprendere meglio la natura, la storia ed i problemi di questa tipologia di opere ritenute un tempo vanto della “Wunderkammern” dei palazzi nobiliari e delle residenze della ricca borghesia europea.
2006
8889566361
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11576/2504392
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