Nella letteratura manageriale e di marketing dei beni culturali vi è un grande fermento teorico ma ancora una carente ricerca empirica. Il lavoro propone un contributo concettuale ed empirico agli studi sul comportamento del consumatore di cultura e sulla valorizzazione del patrimonio culturale. Quest’ultimo, che nel nostro Paese è tipicamente diffuso, non solo rappresenta una ricchezza formativa per gli individui, ma può contribuire allo sviluppo della creatività e dell’innovazione e, dunque, alla competitività dei Paesi. Per estrarne il potenziale di ricchezza occorre, da un lato, attivare un processo di valorizzazione culturale, sociale ed economica a livello sia di singole organizzazioni culturali che sistemico tra queste ultime e gli stakeholder (la pubblica amministrazione, le imprese turistiche, il sistema formativo, i residenti, ecc.) e, dall’altro, sviluppare più elevati tassi di fruizione e di partecipazione culturale attiva. Il lavoro si focalizza dapprima su un modello interpretativo del comportamento del consumatore culturale diretto, modello che ha guidato un’indagine su un campione di abitanti della città di Pesaro finalizzata a comprenderne i caratteri, i comportamenti di consumo e i suggerimenti per la valorizzazione di due realtà locali, il Museo della Marineria Washington Patrignani e il Teatro La Piccola Ribalta. Viene poi proposto un possibile processo di valorizzazione del patrimonio gestito da singole organizzazioni culturali, e sulla base delle indicazioni emerse dalla domanda vengono formulate alcune ipotesi per valorizzare le suddette istituzioni pesaresi. Il testo si rivolge specialmente a studenti iscritti a corsi di laurea o di specializzazione in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali che intendono integrare ai libri di testo una lettura sulle suddette tematiche.
LA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE DIFFUSO. Indagine sui fruitori culturali di Pesaro e ipotesi di valorizzazione del Museo della Marineria Washington Patrignani e del Teatro La Piccola Ribalta.
Emanuela Conti
2014
Abstract
Nella letteratura manageriale e di marketing dei beni culturali vi è un grande fermento teorico ma ancora una carente ricerca empirica. Il lavoro propone un contributo concettuale ed empirico agli studi sul comportamento del consumatore di cultura e sulla valorizzazione del patrimonio culturale. Quest’ultimo, che nel nostro Paese è tipicamente diffuso, non solo rappresenta una ricchezza formativa per gli individui, ma può contribuire allo sviluppo della creatività e dell’innovazione e, dunque, alla competitività dei Paesi. Per estrarne il potenziale di ricchezza occorre, da un lato, attivare un processo di valorizzazione culturale, sociale ed economica a livello sia di singole organizzazioni culturali che sistemico tra queste ultime e gli stakeholder (la pubblica amministrazione, le imprese turistiche, il sistema formativo, i residenti, ecc.) e, dall’altro, sviluppare più elevati tassi di fruizione e di partecipazione culturale attiva. Il lavoro si focalizza dapprima su un modello interpretativo del comportamento del consumatore culturale diretto, modello che ha guidato un’indagine su un campione di abitanti della città di Pesaro finalizzata a comprenderne i caratteri, i comportamenti di consumo e i suggerimenti per la valorizzazione di due realtà locali, il Museo della Marineria Washington Patrignani e il Teatro La Piccola Ribalta. Viene poi proposto un possibile processo di valorizzazione del patrimonio gestito da singole organizzazioni culturali, e sulla base delle indicazioni emerse dalla domanda vengono formulate alcune ipotesi per valorizzare le suddette istituzioni pesaresi. Il testo si rivolge specialmente a studenti iscritti a corsi di laurea o di specializzazione in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali che intendono integrare ai libri di testo una lettura sulle suddette tematiche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.