Nel saggio è proposta un’analisi empirica in due tempi: Montale che traduce lo Steinbeck di To a God Unknown e In Dubious Battle, argomento variamente trattato, del quale però si è posto l’accento più su aspetti di consonanza stilistica che semantica; Montale tradotto da Muldoon, nella sua versione di L’anguilla. L’analisi cercherà di chiarire come due autori così diversi tra loro, in sede di traduzione, mostrino la stessa condotta, volta a focalizzare l’interesse sulla personale vita poetica piuttosto che sulla restituzione del testo. Il testo originario, lungi dall’essere il fine della resa, diviene così un medium con cui riaffermare e allargare le ragioni del proprio sentire.

Il simbolismo autoriflesso in Montale traduttore e tradotto

Alberto Fraccacreta
2019

Abstract

Nel saggio è proposta un’analisi empirica in due tempi: Montale che traduce lo Steinbeck di To a God Unknown e In Dubious Battle, argomento variamente trattato, del quale però si è posto l’accento più su aspetti di consonanza stilistica che semantica; Montale tradotto da Muldoon, nella sua versione di L’anguilla. L’analisi cercherà di chiarire come due autori così diversi tra loro, in sede di traduzione, mostrino la stessa condotta, volta a focalizzare l’interesse sulla personale vita poetica piuttosto che sulla restituzione del testo. Il testo originario, lungi dall’essere il fine della resa, diviene così un medium con cui riaffermare e allargare le ragioni del proprio sentire.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11576/2690646
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