Sebbene il segno di raccordo sia invisibile o soltanto punteggiato d’indizi, la relazione tra il Montale poeta e l’«alluvionale saggista che invade le terze pagine» è fin troppo stringente (specie quando Eugenio «parla di sé»), come rileva Andrea Gareffi in quell’oggetto prezioso e screziato che è Montale. La casa dei doganieri, libro che a vent’anni di distanza dalla sua pubblicazione si mostra ancora esegeticamente indispensabile per comprendere la valenza del limen nel pensiero dell’autore genovese.

La casa dei doganieri secondo Andrea Gareffi

Alberto Fraccacreta
2020

Abstract

Sebbene il segno di raccordo sia invisibile o soltanto punteggiato d’indizi, la relazione tra il Montale poeta e l’«alluvionale saggista che invade le terze pagine» è fin troppo stringente (specie quando Eugenio «parla di sé»), come rileva Andrea Gareffi in quell’oggetto prezioso e screziato che è Montale. La casa dei doganieri, libro che a vent’anni di distanza dalla sua pubblicazione si mostra ancora esegeticamente indispensabile per comprendere la valenza del limen nel pensiero dell’autore genovese.
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