Il Diarietto invecchiando è una sequenza lirica di venti componimenti, situata nella parte finale di L’Estate di San Martino, terza silloge di Carlo Betocchi pubblicata da Mondadori nel 1961 (il poeta era allora sessantaduenne, era nato infatti nel 1899 a Torino). È forse questa la prova letteraria che meglio attesta l’improprietà, se non l’irrilevanza, dell’etichetta “poeta naïf”, frutto di un’«opinione stranamente diffusa», come sottolinea Raboni con una punta di scetticismo, secondo la quale Betocchi sarebbe «un uomo di profonde ma poche letture, insomma qualcosa come un geniale illetterato».

L’amore tardivo e la gioventù nel Diarietto invecchiando di Carlo Betocchi

Alberto Fraccacreta
2020

Abstract

Il Diarietto invecchiando è una sequenza lirica di venti componimenti, situata nella parte finale di L’Estate di San Martino, terza silloge di Carlo Betocchi pubblicata da Mondadori nel 1961 (il poeta era allora sessantaduenne, era nato infatti nel 1899 a Torino). È forse questa la prova letteraria che meglio attesta l’improprietà, se non l’irrilevanza, dell’etichetta “poeta naïf”, frutto di un’«opinione stranamente diffusa», come sottolinea Raboni con una punta di scetticismo, secondo la quale Betocchi sarebbe «un uomo di profonde ma poche letture, insomma qualcosa come un geniale illetterato».
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11576/2690737
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