Le delocalizzazioni sono il frutto di una globalizzazione a trazione neoliberale che ha progressivamente ridotto la capacità degli Stati sovrani di regolare la circolazione dei fattori produttivi all’interno del proprio territorio. Più che anti-costituzionali, le si dovrebbe definire a-costituzionali ad indicare la loro estraneità rispetto al fondamento lavorista della nostra Costituzione. Le delocalizzazioni hanno tratto impulso nell’ordinamento europeo la cui norma fondamentale è la concorrenza non solo tra le imprese, ma anche tra gli Stati membri e i rispettivi sistemi giuridici, come testimonia la scelta strategica dell’allargamento dell’Unione europea a est. In questo saggio, ci s’interroga sui limiti che possono essere apposti alle delocalizzazioni. In particolare, viene proposto un confronto tra la dottrina del bilanciamento, di cui si segnala un potenziale lato oscuro e la dottrina del divieto dell’abuso del diritto. Quest’ultima dottrina potrebbe dare fondamento a limiti più incisivi alle delocalizzazioni il cui unico scopo sia l’elusione degli standard sociali, fiscali e ambientali degli Stati membri.

Le delocalizzazioni fuori dalla Costituzione. Quali limiti all'autonomia privata?

federico losurdo
2022

Abstract

Le delocalizzazioni sono il frutto di una globalizzazione a trazione neoliberale che ha progressivamente ridotto la capacità degli Stati sovrani di regolare la circolazione dei fattori produttivi all’interno del proprio territorio. Più che anti-costituzionali, le si dovrebbe definire a-costituzionali ad indicare la loro estraneità rispetto al fondamento lavorista della nostra Costituzione. Le delocalizzazioni hanno tratto impulso nell’ordinamento europeo la cui norma fondamentale è la concorrenza non solo tra le imprese, ma anche tra gli Stati membri e i rispettivi sistemi giuridici, come testimonia la scelta strategica dell’allargamento dell’Unione europea a est. In questo saggio, ci s’interroga sui limiti che possono essere apposti alle delocalizzazioni. In particolare, viene proposto un confronto tra la dottrina del bilanciamento, di cui si segnala un potenziale lato oscuro e la dottrina del divieto dell’abuso del diritto. Quest’ultima dottrina potrebbe dare fondamento a limiti più incisivi alle delocalizzazioni il cui unico scopo sia l’elusione degli standard sociali, fiscali e ambientali degli Stati membri.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11576/2704930
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