Presentiamo un articolo che guarda ai problemi che si pongono all’apprendimento di una lingua tipologicamente distante dalla propria madrelingua. Le riflessioni sono condotte sull’insegnamento/apprendimento del cinese da parte di italofoni e riguardano l’esigenza che venga messa a fuoco la non corrispondenza dell’impianto sintattico e della morfologia nelle due lingue. Queste differenze non permettono, per molti aspetti, di applicare alla L2 concetti e denominazioni attingendo alla sistemazione grammaticale della propria madrelingua. È quindi necessario porre maggiore attenzione alla riflessione metalinguistica di quella che si pratica quando si insegnano lingue appartenenti allo stesso ceppo. Anche se con lingue più “vicine” l’esigenza è senz’altro meno cogente, può essere utile applicare anche al loro insegnamento le considerazioni che l’autrice ci propone per l’approccio al cinese e ricercare modelli grammaticali più coerenti per le singole lingue, abbandonando l’impianto derivato dalle grammatiche del greco e del latino che non sempre dà correttamente conto dei fenomeni grammaticali.

Conoscenza metalinguistica e acquisizione del cinese LS. Dall’osservazione dei dati alle proposte didattiche.

Gloria Gabbianelli
2024

Abstract

Presentiamo un articolo che guarda ai problemi che si pongono all’apprendimento di una lingua tipologicamente distante dalla propria madrelingua. Le riflessioni sono condotte sull’insegnamento/apprendimento del cinese da parte di italofoni e riguardano l’esigenza che venga messa a fuoco la non corrispondenza dell’impianto sintattico e della morfologia nelle due lingue. Queste differenze non permettono, per molti aspetti, di applicare alla L2 concetti e denominazioni attingendo alla sistemazione grammaticale della propria madrelingua. È quindi necessario porre maggiore attenzione alla riflessione metalinguistica di quella che si pratica quando si insegnano lingue appartenenti allo stesso ceppo. Anche se con lingue più “vicine” l’esigenza è senz’altro meno cogente, può essere utile applicare anche al loro insegnamento le considerazioni che l’autrice ci propone per l’approccio al cinese e ricercare modelli grammaticali più coerenti per le singole lingue, abbandonando l’impianto derivato dalle grammatiche del greco e del latino che non sempre dà correttamente conto dei fenomeni grammaticali.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11576/2729311
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