Il saggio punta a leggere nell’opera di Daniel Bell la parabola nascente del neoconservatorismo sullo sfondo della Great Society e della radicalizzazione del movimento afroamericano, la crisi del Welfare State e la rinnovata centralità del mercato nello scenario globale degli anni Settanta. L’obiettivo è quello di mettere in luce come il neoconservatorismo sia una politica dei limiti del liberalismo di fronte alla «continuità» della «tradizione culturale» della società: una tensione, per molti versi condivisa dal neoliberalismo in ascesa, a ristabilire l’ordine depositato nella “storia” del tessuto sociale e stratificato nei suoi rapporti di potere.

Il governo delle differenze: Daniel Bell, la Great Society e il «populismo borghese»

Michele Cento
2019

Abstract

Il saggio punta a leggere nell’opera di Daniel Bell la parabola nascente del neoconservatorismo sullo sfondo della Great Society e della radicalizzazione del movimento afroamericano, la crisi del Welfare State e la rinnovata centralità del mercato nello scenario globale degli anni Settanta. L’obiettivo è quello di mettere in luce come il neoconservatorismo sia una politica dei limiti del liberalismo di fronte alla «continuità» della «tradizione culturale» della società: una tensione, per molti versi condivisa dal neoliberalismo in ascesa, a ristabilire l’ordine depositato nella “storia” del tessuto sociale e stratificato nei suoi rapporti di potere.
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